C’è un palazzo a Milano pieno di immondi esseri neri. Si aggirano tra le sale con fare circospetto, sempre alla ricerca di qualcosa da distruggere. Privilegiano cibarsi di un solo elemento, perché altrimenti potrebbero essere cacciati dalla comunità, e trascurano tutti gli altri che hanno a disposizione, che pure dovrebbero essere più adatti al loro modo di vivere.
Il capo di questi esseri immondi è facilmente riconoscibile, perché, a differenza dei suoi simili, ha come una macchia rossa sulla testa, e gli stridi che emette sono più acuti di quelli dei suoi simili.
Di cosa sto parlando?
Ma del Palazzo di Giustizia di Milano, perbacco.
Chi sono gli esseri immondi neri?!? Ma no, cosa avete capito! Non sono quelli che pensate voi. E’ vero, anche loro sono proprio immondi, ma sono molto più grossi. E’ vero, sono neri anche loro, ma solo quando indossano l’abito da lavoro. E’ vero, anche loro trascurano di occuparsi di quello per cui hanno ragione di esistere, per dedicarsi alla sistematica distruzione di un solo elemento.
E’ vero, anche il loro rappresentante più conosciuto assomiglia al capo degli esseri immondi.
Ma noi stavamo parlando di una categoria di esseri immondi diversa: le blatte.
Le blatte stanno imperversando al Palazzo di Giustizia di Milano, senza che sia possibile procedere a un opera di disinfestazione accurata. Motivo? Mancano i soldi. Poi però si viene a scoprire che se è vero che mancano i soldi per una necessità primaria (la disinfestazione di un edificio pubblico), non mancano certo per assicurare i soliti privilegi ai soliti privilegiati, le solite mazzette (o regalie, fate voi) ai soliti firmatari dei contratti, le solite forniture inutili pagate dalla collettività che di questi tempi fatica a consiliare il pranzo con la cena.
Provate un po’ a leggere l’articolo che vi allego, e ditemi poi se non è il caso di chiedere la cittadinanza finlandese. D’accordo, tutto il mondo è Paese, e l’unico potente che non ha abusato della propria posizione per assicurasi dei privilegi che io conosca si chiama Lech Walesa.
Ma come si fa dopo a non cadere nella trappola di incitare alla rivoluzione civile, al presidio del luogo di lavoro e dell’abitazione, alla persecuzione incruenta di questi esseri immondi (non le blatte)?
Sapete quando succederà? Quando la gente, e speriamo che non succeda mai, sarà veramente disperata.
Mercurio
